Long Life Career Guidance

Analizzando la letteratura a disposizione emerge come su alcuni concetti vi è oggi ormai un consenso allargato. Il primo riguarda la vita lavorativa delle persone (career), utile per definire un arco di tempo della durata di circa 50 anni, dai 15 ai 65 anni, nel corso del quale il soggetto realizza nel lavoro sé stesso, le proprie potenzialità, le proprie aspirazioni.

Questo periodo della vita, in passato, poteva essere diviso in tre momenti principali:

  1. prima fase dedicata quasi esclusivamente all’apprendimento e alla formazione professionale e al successivo inserimento nel mondo del lavoro;
  2. secondo momento dedicato al lavoro e allo sviluppo della propria “carriera”
  3. terza fase dedicata alla conclusione della vita di lavoro ed all’uscita dal mercato del lavoro.

Il dato che emerge oggi

Queste fasi non esistono più secondo questa rigida sequenza, ma piuttosto tendono ad alternarsi più volte nel corso della vita lavorativa degli individui. Le persone si troveranno più volte in condizioni di apprendimento (nasce qui il concetto di formazione lungo l’arco di vita):

  • più volte in condizioni di inserimento nel mercato del lavoro e di sviluppo della propria carriera lavorativa;
  • più volte in condizione di uscita – volontaria o meno – dal lavoro, per ricominciare. In questo percorso si collocano diversi momenti centrali per la vita degli individui.

Passaggi che corrispondono a momenti specifici quali, ad esempio:

  • il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro,
  • il passaggio da una condizione di disoccupazione ad una di occupazione,
  • il passaggio, orizzontale o verticale, da un’attività ad un’altra nell’ambito della stessa organizzazione,
  • il passaggio da impiegato a quadro o da occupato a lavoratore in mobilità o ancora da un’azienda ad un’altra.

In pratica il passaggio da uno stato obiettivo e soggettivo ad un altro; fasi di transizione, che corrispondono a processi di cambiamento e che coinvolgono inevitabilmente anche il mondo interno del soggetto.

Perché acquisire le life skills?

Da questa analisi emerge l’esigenza di acquisire quelle capacità “trasversali e spendibili life long” (life skills) che sono sostanzialmente determinanti rispetto alla qualità complessiva della vita lavorativa (e non solo). Diviene quindi necessario pensare e sviluppare un sistema di supporto al percorso formativo, in grado di rispondere a queste nuove sfide, che possiamo sintetizzare con il termine di “competenze al lavoro”; un processo che accompagni il soggetto durante il suo percorso formativo attraverso la riflessione sul suo mondo interno ed esterno, per proseguire, poi, nella definizione e costruzione di un progetto personale.

A cura di:

Mario Giuseppe Giglio | Esperto in processi, prodotti e organizzazioni