Strategie di benessere organizzativo

Che cosa si intende per benessere?

Per benessere organizzativo si intende l’insieme delle misure orientate a promuovere e tutelare il benessere fisico, sociale e psicologico di tutti i lavoratori. Numerosi elementi concorrono al raggiungimento del benessere organizzativo, sia di natura individuale (pensieri positivi, carriera, autonomia, responsabilità, soddisfazione.), sia dal punto di vista dell’organizzazione globale (cooperazione, flessibilità, sicurezza, fiducia…).

I cambiamenti organizzativi e il clima di competizione sono spesso cause scatenanti di conflitti di ruolo, cattiva gestione delle risorse umane, insoddisfazione e demotivazione personale. Fondamentale è l’impegno non solo dell’organizzazione aziendale ma anche dei singoli lavoratori per creare una ambiente direzionato al benessere.

I pensieri limitanti cosa sono?

Sono i pensieri che ci fanno stare fermi o andare in retromarcia. Nella vita e nel lavoro non ci permettono di stare sereni e procurano ansia. Il pensiero limitante è un pensiero radicato nella mente che impedisce il raggiungimento degli obiettivi e che ne ostacola l’azione per raggiungere quel dato obiettivo. Le frasi associate al pensiero sono “non posso farcela…” “non ne sono capace…” e di conseguenza la mente che ci protegge non ti porta all’azione.

Si crea così un circolo chiuso tra pensiero e azione. Esempio concreto… mia figlia di fronte alla verifica di matematica afferma “andrà male… non so nulla”, nonostante sia preparata. Il pensiero, in questo caso, genera un’azione che nonostante la buona preparazione intaccherà la prestazione.

Come si può evincere dall’esempio il pensiero limita l’azione e di conseguenza la prestazione e incide nella vita sia personale che professionale.

Cosa bisogna fare per superare questa condizione: è necessario cambiare il pensiero di base in modo tale che l’azione prenda una direzione diversa con risultati ovviamente diversi. Il circolo non rimarrà chiuso ma si aprirà a nuove prospettive.

Come fare per cambiare il pensiero?

1. Identifichiamo tutti i pensieri limitanti: è necessaria una prima fase dove andiamo ad analizzare tutti i pensieri limitanti. Come faccio a capire quali sono? Semplicemente saranno quelli che ci portano una sensazione di ansia o di paura ma spesso per noi corrispondono a verità assolute ma in realtà corrispondono ad una difesa della struttura della mente.

2. Non paragoniamoci agli altri confrontandoci in termini di paragone si può perdere fiducia in noi stessi, sentendoci inferiori nei confronti di chi abbiamo utilizzato come nostro termine di paragone. Paragonarsi agli altri significa mettere in risalto, in maniera quasi ossessiva, tutti quelli che sono i nostri punti deboli, le qualità che non abbiamo, i difetti, offuscando tutte le virtù che ci rendono unici e preziosi. I pensieri limitanti, infatti, scompaiono solo quando ci rendiamo conto di essere persone di successo, in certi ambiti della nostra vita, grazie a quelle che sono le nostre abilità.

3. Lasciarsi alle spalle il passato, perché è proprio da esso, e dal modo con il quale reagiamo alle diverse esperienze della vita, che trovano origine i pensieri limitanti più potenti. Gli errori e gli sbagli commessi non definiscono né chi siamo oggi né tantomeno chi saremo nel nostro futuro, perché questo non si crea a tavolino reggendosi sui nostri pensieri limitanti, ma si costruisce giorno dopo giorno un po’ alla volta; per questo motivo è importante individuare gli errori che si sono commessi, analizzarli e ridimensionarli, in modo da eliminare lo spauracchio dei pensieri limitanti dal nostro domani.

4. Agire e sfidare i propri pensieri limitanti, in modo da dargli la giusta importanza e il peso adatto all’interno della nostra vita. I pensieri limitanti, infatti, generano solo paura, ansia, infelicità e senso di inadeguatezza che ci fanno smettere di compiere un’azione o rincorrere un determinato obiettivo o traguardo. Invece di permettere che ciò avvenga, impariamo a superare i nostri pensieri limitanti, in modo da essere più forti e consapevoli di avere il pieno controllo della vostra vita.

L’importante è trasformare il pensiero limitante in pensiero positivo. I benefici dei pensieri positivi nell’ambiente di lavoro non sono semplici ipotesi, ma hanno basi scientifiche. La ricerca del benessere in azienda dovrebbe prenderne spunto subito, per ottimizzare le risorse, ottenere risultati migliori e incrementare il ritorno economico per l’impresa. Il benessere si apprende ed è la base per aprire la mente ed esplorare le proprie abilità, che diventano preziose per l’azienda.

A cura di:

 Lucia Dassetto | Esperta formazione finanziata – Fondi interprofessionali – Onboarding aziendale