La rivincita delle Soft Skills!

Nel mondo di oggi non bastano più le competenze di base e le Soft Skills sono diventate una competenza fondamentale, un elemento che ti permette di differenziarti come fattore strategico sia per le aziende sia per i candidati che si propongono sul mercato del lavoro. Lo si comprende anche leggendo ogni tipo di annuncio di offerta di lavoro.
Sembra paradossale ma sono proprio le Soft Skills l’unico punto fermo nel mondo del lavoro attuale, fondamentale sempre in qualunque contesto e qualunque sia l’evoluzione che il lavoro vivrà.

Che cosa sono le Soft Skills?

Le Soft Skills rappresentano le capacità trasversali ovvero le capacità cognitive, relazionali e comunicative. Queste rivelano molto di più della nostra personalità e del modo in cui ci si relaziona con le altre persone. Le caratteristiche personali sono importanti in ogni contesto lavorativo perché influenzano il modo in cui reagiamo alle richieste dell’ambiente e rispondiamo ai vari ruoli lavorativi.

Soft Skills e digital trasformation

Esiste inoltre un parallelismo tra la digital transformation e il ruolo delle Soft Skills.
Le capacità di relazionarsi, negoziare, guidare e sponsorizzare il cambiamento sono cruciali, perché la trasformazione culturale è la base di quella digitale. Le Soft Skills sono state anche definite come le eroine silenziose della digital transformation. Ovviamente per avere pieno effetto, devono essere collegate alle competenze dell’azienda in modo tale da garantire la presenza di una strategia strutturata e orientata alla loro introduzione e integrazione.

Secondo il World Economic Forum (WEF), nell’attuale contesto lavorativo in continuo mutamento, nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale che, con sempre maggiore forza, si va delineando, sarà necessario che l’uomo si adatti ed implementi una serie di competenze che saranno indispensabili nei prossimi scenari di business. Infatti, molti lavori lasceranno il posto a nuove categorie di occupazioni modificando e influenzando, di conseguenza, il modo di lavorare di tutti.

In un contesto sempre più digitale e complesso, in cui bisogna reagire attivamente nel prendere decisioni, convivere con i nuovi paradigmi produttivi e aziendali e interagire con tipologie sempre più diversificate di clienti è necessario implementare le Soft Skills, le uniche in grado di fare realmente la differenza nel mercato del lavoro.

Da un’indagine globale di 5.000 professionisti delle risorse umane e manager, combinata con l’analisi dei dati comportamentali, condotta da Linkedin emergono le quattro tendenze che influenzeranno i prossimi anni il mondo del lavoro all’interno delle aziende, che sono: soft skill (91%), flessibilità lavorativa (72%), cultura anti-molestie (71%), trasparenza retributiva (53%).

Inoltre l’80% degli intervistati da LinkedIn afferma che le Soft Skill sono sempre più importanti per il successo aziendale, e addirittura l’89% ha evidenziato una mancanza di soft skills tra i peggiori dipendenti della propria organizzazione.

Quali sono le Soft Skills da sviluppare?

Proviamo a elencare le 10 Soft Skills più gettonate. Le lascerei in inglese perché rendono di più il senso in lingua originale:

  • Communication
  • Decision Making
  • Self-Motivation
  • Flexibility and adaptability
  • Team working
  • Leadership
  • Creativity
  • Problem solving
  • Time management
  • Positive attitude

Varie ricerche suggeriscono che alcune Soft Skills sono più apprezzate di altre. Secondo sempre quanto rivelato da LinkedIn, che ha raccolto le opinioni di professionisti e potenziali datori di lavoro, in cima alla classifica delle Soft Skills più ricercate si confermano creatività, collaborazione e persuasione, ritenute sempre di fondamentale importanza dalle aziende.

Sulla base di un’indagine dei professionisti della ricerca e selezione di personale qualificato si è scoperto che le prime tre Soft Skills che un candidato deve possedere sono:

  • Capacità di risolvere problemi (richiesta dal 62% dei selezionatori)
  • Capacità di adattamento (49%)
  • Gestione del tempo (48%)
  • Capacità di adattamento, flessibilità, pensiero creativo, auto-efficacia e self-leadership sono ormai considerate tra le qualità “manageriali” in grado di fare la differenza, a parità di competenze tecniche e specialistiche, nel raggiungimento di risultati di eccellenza, nella professione, nelle organizzazioni ed in generale nella nostra vita.

A cura di:

 Lucia Dassetto | Esperta formazione finanziata – Fondi interprofessionali – Onboarding aziendale